Riccardo Pampuri

I santi sono gli amici di Gesù e per il battesimo sono nostri amici. Il Battesimo ci unisce nell'amicizia con Gesù e tra di noi per raggiungere la santità come bellezza del disegno di Dio su di noi.
Vi voglio far conoscere un santo-amico. Ha vissuto in un luogo - Trivolzio, in provincia di Pavia - e in un tempo - i primi del 1900.
Il suo nome di battesimo è Erminio Filippo Pampuri, nato il 2 agosto 1897. Sin da piccolo è provato dalla morte della madre e viene affidato agli zii materni che si occuperanno di lui. Studia a Pavia, prima al liceo Manzoni e poi inizia la facoltà di medicina dove si laurea a pieni voti nel luglio del 1921. Al termine degli studi sarà inviato come medico condotto a Morimondo nella bassa milanese. Nel frattempo svolge il servizio militare in un ospedale da campo durante la Prima Guerra Mondiale. La particolarità di Riccardo sta nel vivere la sua esperienza cristiana nella quotidianità, nel lavoro come donazione ai fratelli ammalati, ritrovando in loro il volto di Gesù sofferente, e nell'impegno parrocchiale per portare Cristo a tutti. La sua vita è caratterizzata dalla continua ricerca della volontà di Dio. Un incontro decisivo: la conoscenza di un sacerdote, don Beretta; con lui verificherà la vocazione alla vita religosa. Nel 1927 entra nell'ordine dei Fatebenefratelli servendo gli ammalati negli ospedali di Brescia e Milano. Ma una malattia contratta in guerra sarà la causa di una lunga sofferenza vissuta come offerta definitiva al Signore. Muore a Milano il 1 Maggio 1930. E' proclamato beato il 4 ottobre 1989 e canonizzato il 1 novembre 1989. In quell'occasione Giovanni Paolo II definisce Riccardo come "una figura straordinaria vicina a noi nel tempo ma più vicina ancora ai nostri problemi e alla nostra sensibilità". Chiudo con le parole di uno scrittore-poeta francese, Charles Péguy, che in una sua opera afferma:
"Non c'è che una santità.Sono gli stessi santi.
Non c'è che una santità, che viene da Gesù.
Che è la santità stessa di Gesù.
Eternamente riversata".