Cominciamo da quella più recente, in attesa di fornirvi presto maggiori notizie anche del nostro passato.
Il sito che visitate è il frutto di un cammino svolto in questi ultimi cinque anni di attività dal Seminario di Trapani, da quando, cioè, Mons. Francesco Miccichè, il nostro vescovo, ha deciso di trasferire il seminario di Trapani a Palermo, facendolo guidare da educatori della nostra Diocesi e impegnando i seminaristi nello studio alla Facoltà Teologica di Sicilia. La nostra sede è in via Pollaci 46, presso l'Istituto delle Suore Agostiniane di Santa Rita.
Il sito vuole essere uno dei modi di visibilità che il nostro seminario sta cercando di attuare per far dialogare tra loro le varie realtà che orbitano attorno ad esso.
I seminaristi nei fine settimana vanno nelle parrocchie, incontrano i giovani e cercano con loro un contatto più costante; frutto di questo dialogo è il gruppo AGS (Amici Giovani del Seminario) e un piccolo drappello di universitari della Diocesi che studiano a Palermo e che si incontrano periodicamente con noi per la formazione spirituale.

Alcuni Amici del Seminario, adulti, seguono ormai da anni spiritualmente, e a volte soccorrono economicamente, il nostro Seminario; con loro viviamo momenti comunitari e ritiri durante il corso dell'anno, in particolare la Giornata del Seminario e gli eventi centrali del conferimento dei ministeri e delle ordinazioni.
In questi anni è nato il MoChi (Movimento Chierichetti) che orienta l'attività vocazionale del Seminario anche verso la fascia dei preadolescenti, quelli che in parrocchia svolgono un piccolo cammino ministeriale servendo all'altare: per loro è nato il foglio di collegamento "Samuele, Samuele!".


Ai giovani e a tutti i simpatizzanti e amici del nostro Seminario offriamo invece le nostre piccole fatiche "letterarie" attraverso un trimestrale, "Le storie di Sem", giunto ormai al suo quarto anno di vita e al 17° numero.

Nel nostro seminario stanno sbocciando altre due realtà considerate fondamentali per qualunque progetto e luogo di formazione al sacerdozio come assicurano i documenti del Magistero: la Biblioteca (titolata a "Giovanni Biagio Amico") e la Collezione Diocesana di Arte Religiosa Contemporanea (Di.ART).


La Biblioteca vorrebbe diventare un piccolo polo per la formazione culturale e spirituale dei giovani dedicando una particolare attenzione al tema della comunicazione e quindi alle "Arti" in genere, veicolo indispensabile per la "traditio" della nostra fede, in dialogo dunque con la Teologia; a questo si stanno dedicando infaticabilmente il professore Domenico Ciccarello e Salvatore Licari; la Biblioteca già da due anni propone inoltre la rassegna cinematografica l'Altra Visione, ovvero "Come dare un'altra possibilità e in un altro modo a film mai visti, stravisti, dimenticati".

La struttura enorme e piuttosto amorfa, quasi anonima, dei locali della sede di Trapani e il bisogno di dar loro un contenuto estetico più accettabile, ha dato la spinta a un altro fenomeno, non previsto ma perfettamente collegato all'opera formativa a cui un Seminario di giovani teologi è chiamato: il fecondo dialogo che a poco a poco è nato con gli artisti del presente provenienti da diversi luoghi del mondo e la graduale costituzione di una collezione d'arte. Tutto è cominciato nel 2000 con il dono di 14 tavole a soggetto sacro da parte dell'Accademia di Belle Arti di Palermo e frutto del lavoro di un anno svolto sotto la guida del direttore Stefano Lo Presti e del professore Nocera.
Il dialogo con la manifestazione diocesana di IncontrArti e l'opera infaticabile del curatore, il pittore Antonio Sammartano, ci stanno conducendo alla prossima - speriamo imminente - apertura alla visione di un allestimento che è novità assai interessante nel panorama non certo affollato di collezioni d'arte religiosa specialmente nel Sud dell'Italia.

 


Dietro tutte queste realtà che abbiamo elencato ci sta la vita del nostro piccolo Seminario: 15 seminaristi provenienti da vari punti della nostra Diocesi che potete conoscere attraverso il loro "identikit" e attraverso i loro "Incontri" semplici e nello spirito del Vangelo (vedi "Vita e Incontri").
È l'approdo nel presente di una storia che ha ormai più di 150 anni come la nostra Diocesi. Brevemente ve la racconteremo. Servirà a capire che al cuore del Seminario, cambino i tempi, i luoghi e società, ci sta sempre Gesù Cristo e la sua dolce chiamata, capace di sconvolgere la vita di alcuni uomini per una speciale missione nella Chiesa.
La nostra homepage ruba a Caravaggio i momenti essenziali di questa chiamata espressi nella vocazione di Levi-Matteo: la mano di Gesù distesa e immersa nella Luce soprannaturale del "Vieni e Seguimi", la mano di Matteo che risponde con sorpresa ma con piena responsabilità del suo atto riorientando tutta la sua vita, la mano di san Pietro segno di una mediazione, quella della Chiesa, che conferma questa chiamata e la orienta nel "qui ed ora" della storia di tutti i tempi.